Allarme comodo e sicuro con allarmeNET

Attrezzati per rischi di ogni tipo

Michael Wehrli, come Responsabile tecnico e Responsabile per la sicurezza, quale ritiene che sarebbe lo scenario peggiore? «Un incendio in vetta con crollo delle funi: le conseguenze sarebbero inimmaginabili». Però è attrezzato: dei rilevatori d’incendio monitorano le strutture in vetta ininterrottamente, gli allarmi vengono inviati via SMS e il sistema antincendio consente di localizzare l’evento in modo preciso. No, in generale Michael Wehrli non deve essere eccessivamente preoccupato per la sicurezza. Tutti gli edifici sono dotati di moderni impianti antincendio e tutte le informazioni e le segnalazioni confluiscono in un unico sistema. Michael Wehrli può accedere a quel sistema da ovunque e può quindi reagire in modo rapido e preciso.

«La trasmissione degli allarmi funziona quasi fin troppo bene!»

A preoccupare Michael Wehrli e la sua squadra sono i falsi allarmi che si verificano ogni tanto: qualcuno che preme il pulsante antincendio per sbaglio, gli scarichi del diesel dello sgombraneve o il fumo della cucina che fanno scattare l’allarme antincendio. «Ovviamente non è piacevole, né per gli ospiti, né per il personale», racconta Michael Wehrli. «Parte un segnale acustico e le porte tagliafuoco si chiudono. Se l’allarme non viene fatto rientrare in tempo, la polizia cantonale fa intervenire i pompieri a valle. In questi casi, da una parte sono felice che il sistema di allarme funzioni alla perfezione, però, dall’altra, funziona quasi fin troppo bene! I guasti al sistema di trasmissione sono rarissimi e durano poco. Ma apprezzo molto il fatto che quando si verificano la centrale ci telefoni».

Una tempesta invernale alza la tensione

La complessità delle sfide che i responsabili della sicurezza in aspri ambienti montani possono trovarsi ad affrontare emerge chiaramente da un caso particolare che Michael Wehrli ci racconta: «Una notte d’inverno, nel bel mezzo di una bufera, un fulmine ha causato un blackout in vetta. Ho ricevuto una segnalazione di allarme tecnico. Subito dopo ho ricevuto un allarme antincendio. Sono corso a guardare la webcam, che ha un visore notturno. E tutto in vetta era arancione fuoco! Cosa dovevo fare? Era inutile che i pompieri partissero in fretta, la bufera non ci avrebbe consentito di portarli su nemmeno con l’elicottero. Temevamo il peggio. Abbiamo dovuto attendere due giorni per salire. Era tutto a posto! E così abbiamo dedotto cosa potesse essere accaduto: dei pezzi di ghiaccio staccati dal vento avevano squarciato un pannello di plastica su una facciata. La polvere di neve che è riuscita a penetrare è stata riconosciuta come fumo dal rilevatore antincendio. E l’arancione che si vedeva sulla webcam era la luce soffusa dell’illuminazione notturna». Fine della storia, tutto è filato liscio. Ed è un bene sapere che in caso di emergenza tutto funzionerebbe alla perfezione.